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Costituzione dell’usufrutto

Come viene solitamente costituito l’usufrutto?

L’usufrutto, tipicamente, viene costituito attraverso un contratto oneroso, che può prendere forma in diverse modalità a seconda delle circostanze.

La Costituzione dell’usufrutto può avvenire mediante una vendita, una permuta o una rendita vitalizia, dove il corrispettivo può essere denaro, un bene, o un canone periodico destinato al nudo proprietario.

Modalità di Costituzione dell’usufrutto

Esistono altre modalità di costituzione dell’usufrutto previste dalla legge e dalle disposizioni normative, tra cui:

  • la donazione,
  • il testamento,
  • la promessa al pubblico e persino l’usucapione del diritto dopo un periodo di venti anni.

Per esempio, l’usufrutto può derivare dalla legge stessa, come nel caso dell’usufrutto dei genitori sui beni dei figli minori (art. 324 c.c.), o può essere costituito tramite donazione (art. 796 c.c.), o ancora mediante testamento o promessa al pubblico (art. 1989 c.c.).

Un’altra modalità di costituzione è attraverso l’usucapione del diritto, che avviene quando l’usufruttuario esercita le prerogative su un bene per un periodo interrotto di venti anni (art. 1158 c.c.).

Tabella: Modalità di costituzione dell’usufrutto

Modalità di costituzione dell’usufruttoFonte Normativa
Per legge, come nell’usufrutto dei genitori sui beni dei figli minoriArt. 324 c.c.
Per donazioneArt. 796 c.c.
Per testamento
Per promessa al pubblicoArt. 1989 c.c.
Per usucapione del dirittoArt. 1158 c.c.
Tabella riassuntiva Costituzione Usufrutto

Estensione e forma dell’usufrutto

L’usufrutto, quando riguarda immobili, comprende non solo gli immobili stessi ma anche i loro accessori e pertinenze. Inoltre, si estende anche agli incrementi dell’immobile che si verificano successivamente alla sua costituzione, come ad esempio le costruzioni o le piantagioni sorte sul fondo (art. 983 c.c.).

Affinché il contratto di costituzione dell’usufrutto sugli immobili sia valido, deve essere redatto in forma scritta, pena la nullità, e può assumere la forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata dal notaio per la trascrizione (art. 1350 c. 1 n. 2 e art. 2657 c.c.). Nel caso di donazione, l’atto deve essere redatto in forma di atto pubblico, altrimenti sarebbe nullo (art. 782 c.c.).

Durata e specificità dell’usufrutto

L’usufrutto è sempre temporaneo e non può eccedere la vita dell’usufruttuario. Se l’usufruttuario muore prima del termine stabilito, l’usufrutto si estingue alla sua morte. Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola generale.

Ad esempio, se l’usufruttuario è un ente pubblico e i beni concessi in usufrutto sono destinati a un pubblico servizio, allora l’usufrutto può durare fino a trent’anni (Cass. SU 19 ottobre 1990 n. 10179).

Particolarità dell’usufrutto a favore di più soggetti

In certi casi, l’usufrutto può essere attribuito a più soggetti contemporaneamente, come nel caso del cousufrutto, dell’usufrutto congiuntivo o dell’usufrutto successivo.

In questi contesti, è importante considerare le specificità legate alla durata dell’usufrutto e alle implicazioni sulla gestione condominiale, garantendo il rispetto delle normative vigenti e dei diritti dei diversi soggetti coinvolti.

Domande frequenti:

Come viene solitamente costituito l’usufrutto e quali sono le modalità previste dalla legge?

L’usufrutto viene solitamente costituito attraverso un contratto oneroso, donazione, testamento, promessa al pubblico o usucapione, come previsto dagli articoli 324, 796, 1989 e 1158 del Codice Civile.

Quali sono le disposizioni normative riguardanti l’estensione dell’usufrutto sugli immobili?

L’estensione dell’usufrutto sugli immobili comprende gli accessori e le accessioni, come indicato dall’articolo 983 del Codice Civile.

Quali sono le forme legali richieste per il contratto di costituzione dell’usufrutto sugli immobili?

Il contratto di costituzione dell’usufrutto sugli immobili deve essere redatto in forma scritta, come prescritto dagli articoli 1350 e 2657 del Codice Civile.

Qual è la durata tipica dell’usufrutto e quali sono le eccezioni previste dalla legge?

La durata tipica dell’usufrutto è la vita dell’usufruttuario, salvo eccezioni come previsto dagli articoli 324, 796, 1989 e 1158 del Codice Civile.

Quali sono le particolarità dell’usufrutto quando è concesso a più soggetti contemporaneamente e quali implicazioni comporta sulla gestione condominiale?

Quando l’usufrutto è concesso a più soggetti contemporaneamente, si possono avere diverse situazioni come il cousufrutto, l’usufrutto congiuntivo o successivo, con implicazioni sulla gestione condominiale, come disciplinato dalla giurisprudenza e dalla dottrina.

Di Cucchiara Cosimo

*Gestione Immobiliare - Amministratore di Condominio*

Esperto in gestione immobiliare - amministratore di condominio con una vasta esperienza nel settore. Laureato all'Università di Bologna. Iscritto e abilitato presso l'Associazione Nazionale Amministratori di Condominio (ANAPI) numero P9007, offre servizi di gestione condominiale di alta qualità, garantendo efficienza e trasparenza.

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