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La servitù di parcheggio in condominio, ammissibilità e limiti

Servitù di parcheggio in condominio

Un quadro sinottico sulla servitù di parcheggio in condominio. Guida completa sua ammissibilità, limiti e contestazioni.

ArgomentoSpiegazione
DefinizioneDiritto di far stazionare uno o più veicoli su un fondo altrui, a beneficio di un altro fondo.
AmmissibilitàControversa: la giurisprudenza prevalente la esclude, mentre la dottrina più recente la ammette in alcuni casi.
LimitiLa comodità di parcheggio non è considerata un’utilità inerente al fondo dominante.
UsucapioneRichiede che la servitù sia apparente (art. 1061 c.c.).
ContestazioneSi discute se il parcheggio possa configurare una servitù, data la mancanza di predialità, realità e tipicità.
ConclusioniLa giurisprudenza esclude la configurabilità della servitù di parcheggio.
Tabella di sintesi dell’argomento servitù di parcheggio in condominio

Definizione della servitù di parcheggio

La dottrina più recente ha affrontato ex professo il problema dell’ammissibilità della servitù di parcheggio, particolarmente in condominio. Per i richiamati autori, il parcheggio di autovetture su un’area può costituire legittima manifestazione di un possesso a titolo di proprietà del suolo, ma non anche estrinsecazione di un potere di fatto riconducibile al contenuto di un diritto di servitù.

Limiti della servitù di parcheggio

La giurisprudenza di legittimità è consolidata nel senso che la pretesa utilizzazione per parcheggio non potrebbe rientrare nello schema di alcun diritto di servitù, né di altro diritto reale.

Nella specie, la comodità di parcheggiare l’auto, per specifiche persone che accedono al fondo, non potrebbe certamente valutarsi come una utilità inerente al fondo stesso e non, come in effetti è, un vantaggio del tutto personale dei proprietari.

Giurisprudenza e rapporti con l’usucapione

Quanto ai rapporti tra parcheggio e usucapione, occorre tener conto – requisito della predialità – che ai fini dell’usucapione è sempre necessario che la servitù sia apparente, alla stregua dell’articolo 1061 c.c.

Contestazione della servitù di parcheggio

Ci si è chiesto se possa parlarsi di servitù di parcheggio e cioè se il parcheggio delle autovetture su un suolo possa essere suscettibile di costituire servitù, alla stregua del requisito della predialità, della realità del diritto di servitù e della tipicità dei diritti reali.

Conclusioni sulla servitù di parcheggio

La stessa giurisprudenza è consolidata nel senso che «la pretesa utilizzazione per parcheggio non potrebbe rientrare nello schema di alcun diritto di servitù, né di altro diritto reale.

Se infatti il parcheggiare l’auto può essere una delle tante manifestazioni di un possesso a titolo di proprietà, non può invece dirsi che tale potere di fatto sia inquadrabile nel contenuto di un diritto di servitù.