L’usucapione è un modo giuridico per acquisire la proprietà di un bene attraverso il possesso prolungato. Scopriamo i requisiti e le norme che la regolano.
L’Usucapione significato di un modo per acquisire la proprietà di un bene
L’usucapione è un metodo per acquisire la proprietà di un bene, sia esso immobile o mobile, a titolo originario, ovvero senza la necessità di un titolo giuridico preesistente, come un contratto o una successione. Si ottiene mediante il possesso continuativo del bene per un periodo di tempo stabilito dalla legge.
Usucapione significato giuridico
L’usucapione rappresenta l’effetto principale del possesso. Si verifica automaticamente per legge (ope legis), semplicemente a seguito del possesso continuato per un determinato periodo di tempo, senza bisogno di intervento da parte del giudice o di accordi tra le parti.
Si configura come un riconoscimento giuridico a favore di chi, per anni e anni, ha agito come se fosse il proprietario del bene, nonostante non lo fosse formalmente. Questo premio viene riconosciuto in contrapposizione all’inerzia e al disinteresse del proprietario originario, che non ha curato e difeso il proprio diritto.
Usucapione: requisiti, tempi e casi concreti per acquisire la proprietà di un bene
I requisiti per l’usucapione
L’articolo 1158 del codice civile disciplina l’usucapione in generale, stabilendo che la proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sugli stessi si acquisiscono mediante il possesso continuato per venti anni.
Questa regola vale per tutti i beni, siano essi mobili o immobili, compresi i mobili registrati, ad eccezione delle cose extra commercium. Perchè l’usucapione si perfezioni, il possesso deve avere i seguenti requisiti:
Possesso continuo, ininterrotto, pacifico e pubblico
Perché possa compiersi l’usucapione il possesso deve avere alcuni requisiti. Oltre alla durata per un certo tempo, il possesso deve essere continuo e non interrotto.
- Il possesso deve essere continuo, ovvero senza interruzioni.
- Deve essere ininterrotto, non deve cioè subire sospensioni.
- Deve essere pacifico, non ottenuto con violenza o clandestinità.
- Deve essere pubblico, ovvero conoscibile da tutti.
È importante sottolineare che non è richiesta la buona fede da parte del possessore, che può anche essere in mala fede. Tuttavia, il possesso deve essere reale e non una semplice detenzione.
Possesso corrispondente all’esercizio di un diritto reale
Il possessore deve compiere atti che corrispondano all’esercizio del diritto di proprietà o di un altro diritto reale. Ad esempio, il possessore di un immobile può compiere atti di manutenzione, pagamento delle imposte, locazione, etc.
Non è possibile usucapire diritti personali, come ad esempio il diritto di socio di una cooperativa.
Possesso prolungato per venti anni con animus domini:
Il possesso deve protrarsi ininterrottamente per venti anni. Inoltre, il possessore deve avere la volontà di esercitare un potere sulla cosa, sia direttamente che tramite un detentore.
Il decorso del tempo per l’usucapione ha inizio con l’acquisto del possesso, momento in cui si verificano sia l’animus (l’intenzione di usucapire) che il corpus (il potere fisico sulla cosa).
Casi particolari di compossesso e atti interruttivi:
La Suprema Corte ha precisato che gli atti interruttivi dell’usucapione compiuti verso uno dei compossessori non hanno effetto sugli altri. Questo perché i diritti reali non sono soggetti a solidarietà, ma dipendono dai singoli comportamenti di ciascun compossessore.
Al contrario, un atto interruttivo del possesso compiuto dall’unico possessore dell’immobile nei confronti di uno o più comproprietari ha effetto anche verso gli altri. Lo stesso vale per la rinuncia da parte del possessore all’usucapione già maturata.
L’esercizio del possesso su quote ideali indivise dello stesso bene non può essere configurato in modo diverso.
L’Usucapione significato è il riconoscimento del diritto altrui da parte del possessore, come atto unilaterale non recettizio, interrompe il termine per l’usucapione anche se effettuato nei confronti di soggetti diversi dal titolare del diritto stesso.
L’efficacia della rinuncia all’usucapione richiede solo la inequivoca volontà del rinunciante.
Esempio di usucapione significato:
Tizio possiede un terreno da oltre 20 anni, senza esserne il proprietario formale. Ha sempre coltivato il terreno, pagato le imposte e recintato la proprietà. In questo caso, Tizio potrebbe aver usucapito il terreno, in quanto il suo possesso ha i requisiti previsti dalla legge.
La disciplina dell’usucapione
L’usucapione è un metodo per acquisire la proprietà a titolo originario, non derivante da un precedente proprietario. Non è possibile documentare l’usucapione se non attraverso un giudizio che accerti, su richiesta dell’usucapiente o dei suoi eredi, l’avvenuto acquisto della proprietà.
L’usucapione può essere utilizzata anche per paralizzare l’azione di rivendica intentata tardivamente dal proprietario.
L’articolo 948 c.c., comma 3, stabilisce che l’azione di rivendica è imprescrittibile, ma precisa che sono comunque salvi gli acquisti della proprietà da parte di altri per usucapione.
In questo caso, il possessore che ha usucapito il bene può seguire due strade:
- Eccepire l’usucapione all’azione di rivendica del proprietario, impedendone l’accoglimento.
- Presentare una domanda riconvenzionale per ottenere un accertamento autonomo dell’usucapione, con effetti erga omnes (cioè opponibili a tutti) e non solo tra le parti del giudizio.
Usucapione e azione restitutoria
Secondo un orientamento dottrinale sull’Usucapione significato può paralizzare solo l’azione di rivendica, non quella restitutoria.
Quest’ultima, infatti, ha natura personale e si basa sull’invalidità del titolo in base al quale la cosa è stata trasferita.
Con questa azione, l’attore non mira ad affermare il proprio diritto di proprietà (per il quale è richiesta una prova rigorosa), ma a ottenere la restituzione della cosa, dimostrando semplicemente che la sua detenzione attuale non è più giustificata per il venir meno del titolo. Secondo questo orientamento, l’usucapione non può paralizzare tale azione.
La giurisprudenza, invece, ritiene che il convenuto in restituzione possa eccepire di possedere la cosa a titolo di proprietà, con l’onere di provare l’avvenuto acquisto di tale diritto.
Caratteristiche della disciplina
La disciplina dell’usucapione è inderogabile, ovvero non può essere modificata dalle parti.
L’usucapione non è rilevabile d’ufficio dal giudice, ma deve essere eccepita dalla parte interessata.
A usucapione avvenuta, è possibile rinunciarvi.
La sentenza che accerta l’usucapione deve essere trascritta per avere effetti opponibili a tutti.
Prova del possesso per usucapione
Si applica l’articolo 1142 c.c., che permette di utilizzare qualunque mezzo di prova, anche la testimonianza. A differenza dell’immemorabile, che opera nei rapporti con la pubblica amministrazione, nell’usucapione è necessario provare anche l’inizio del possesso, che non può più perdersi nella memoria del tempo.
Usucapione significato e violazione delle distanze legali
In caso di violazione delle distanze legali tra edifici, il proprietario che lamenta la costruzione di un manufatto a distanza non regolamentare deve dimostrare solo la costruzione e la violazione.
Il convenuto, che afferma di aver usucapito il diritto di mantenere il suo fabbricato a distanza inferiore a quella legale ricostruendo un edificio preesistente, deve dimostrare gli elementi costitutivi dell’usucapione:
- La presenza del manufatto nella stessa posizione per il tempo previsto dalla legge.
- L’assoluta identità tra la nuova e la vecchia struttura.
Non usucapibilità dei diritti alla libertà dell’immobile:
Secondo la giurisprudenza, non è possibile usucapire il diritto alla libertà dell’immobile dai pesi che lo gravano (c.d. usucapio libertatis). Tuttavia, è possibile l’estinzione per non uso ventennale degli iura in re aliena (diritti reali su cosa altrui).
Usucapio libertatis e usucapione
Non esiste una norma analoga all’articolo 1153, comma 2 c.c. (che prevede l’acquisto della proprietà libera da diritti reali non risultanti dal titolo e dalla buona fede dell’acquirente) nell’usucapione ventennale.
In dottrina, alcuni ritengono di poter applicare questo principio per analogia.
In dottrina, alcuni ritengono di poter applicare questo principio per analogia, specie per diritti come l’enfiteusi, l’usufrutto e i diritti affini. Tuttavia, l’applicazione analogica è contrastata perché nell’usucapione ventennale:
- Il terzo acquirente a non domino non acquista il possesso mediante la consegna del bene.
- Non è necessario che il non dominus sia il possessore immediatamente precedente.
Il problema dell’usucapio libertatis è particolarmente rilevante per l’usucapione breve o istantanea ex art. 1153. Nell’usucapione ventennale, invece, l’usucapiente acquista la proprietà anche se vi sono diritti reali speciali sulla cosa.
Usucapione breve
L’articolo 1159 c.c. disciplina l’usucapione breve, che permette di usucapire un immobile in dieci anni se si verificano le seguenti condizioni:
- Buona fede: l’acquirente deve ritenere, incolpevolmente, di essere il proprietario.
- Titolo idoneo: un atto che, seppur proveniente da un non proprietario, è idoneo a trasferire la proprietà (ad esempio, una compravendita).
- Trascrizione del titolo: l’atto deve essere trascritto nei registri immobiliari.
Usucapione speciale
L’articolo 1159 bis c.c. disciplina l’usucapione speciale dei fondi rustici, che permette di usucapire un fondo rustico in vent’anni se si verificano le seguenti condizioni:
- Possesso continuo e ininterrotto per vent’anni.
- Buona fede.
- Iscrizione del fondo nel catasto.
- Pagamento delle imposte.
Precisazioni sulla giurisprudenza
La giurisprudenza ha chiarito che il decreto di riconoscimento della proprietà rurale (legge n. 346/1976) non è idoneo a passare in cosa giudicata e, quindi, non può consolidare il diritto di proprietà.
In tema di usucapione di beni mobili registrati, la giurisprudenza ha precisato che il possesso utile ai fini dell’usucapione deve intendersi come detenzione qualificata dall’intento di tenere la cosa come propria, con la conseguenza che il semplice uso periodico del bene, ancorché protratto nel tempo, non è sufficiente a far maturare l’usucapione.
L’usucapione significato e senso di un istituto complesso con diverse implicazioni giuridiche. È importante rivolgersi a un legale per una valutazione precisa della propria situazione e per ricevere assistenza nella gestione della pratica di usucapione.
Il codice civile prevede due tipi di usucapione:
– usucapione ordinaria;
– usucapione speciale o abbreviata: Nellusucapione speciale il termine decorso che produce l’effetto acquisitivo è più breve e il solo possesso non è sufficiente, dovendo sussistere ulteriori requisiti.
Ai sensi del Codice civile il requisito per l’usucapione il possesso deve essere:
Inequivoco: deve cioè consistere in modo certo nell’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale.
Pacifico e pubblico: ossia non acquistato in modo violento o clandestino. Se il possesso è stato conseguito con violenza o in modo clandestino, il tempo utile per l’usucapione comincia a decorrere solo da quando sia cessata la violenza o la clandestinità.
Continuato e non interrotto: è interrotto quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno.
Il possesso può essere sia di buona che di mala fede.
La distinzione (tra possesso in buona fede e possesso in mala fede) influisce solo sull’individuazione del tempo necessario per il compimento dell’usucapione.
L’usucapione è interrotta quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno.
L’interruzione si ha come non avvenuta se è stata proposta l’azione diretta a recuperare il possesso e questo è stato recuperato.
Gli Effetti dell’usucapione e acquisizione della proprietà: Il possessore diventa il proprietario legale del bene oggetto di usucapione.
Opposizione al Possessore: Dopo l’usucapione, il vecchio proprietario perde il diritto di opporsi al possessore.
Opposizione di Terzi: Terzi non possono più contestare il diritto di proprietà del possessore acquisito tramite usucapione.
Gli effetti dell’usucapione sono rilevanti dunque sia per i proprietari che per i potenziali acquirenti.
Per i proprietari, l’usucapione può consolidare quindi la loro proprietà su un bene, garantendo la sicurezza giuridica e impedendo future contestazioni. D’altro canto, per i potenziali acquirenti, l’usucapione può comportare la perdita dei loro diritti di proprietà se non agiscono per proteggerli.
Per evitare l’usucapione e interrompere il termine di 20 anni, è essenziale che il possessore compia un atto, che sia esplicito o tacito, in cui riconosce la titolarità altrui sul bene.
L’atto può avere la forma di:
– Dichiarazione scritta
– Concessione di un permesso di utilizzo, come affitto o comodato
– Richieste di autorizzazioni o rimborsi spese